- Data di pubblicazione
- 30/07/2020
- Ultima modifica
- 04/09/2020
Viva Dante 2020/2021
Sarà il Presidente della Repubblica a tagliare il nastro al ricco programma
Sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad aprire, sabato 5 settembre a Ravenna, le celebrazioni del settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri (14 settembre 1321), che coinvolgeranno la città, la regione Emilia Romagna e l’intero Paese fino a settembre 2021, quando, domenica 12, un concerto del maestro Riccardo Muti in piazza San Francesco saluterà la conclusione degli eventi dedicati al padre della lingua italiana in questa così importante ricorrenza. Il concerto quale parte integrante di un percorso di condivisione tra le città dantesche, verrà eseguito nei giorni successivi a Firenze e Verona.
Con la regia del Comune di Ravenna, il sostegno della Regione Emilia Romagna, l’apporto del Comitato dantesco di Ravenna, il coinvolgimento delle eccellenze culturali cittadine, affermate in ambito nazionale e internazionale, viene proposto Viva Dante – Ravenna 2020/2021, un complesso di iniziative che comprendono eventi istituzionali, letterari, espositivi, performativi, didattici e di ricerca, accompagnati da interventi strutturali che lasceranno “un segno tangibile di questo settimo centenario, in un percorso che oltrepasserà il 2021”.
Le celebrazioni per il settimo centenario della morte di Dante a Ravenna si legano ad una tradizione ininterrotta: Ravenna onora Dante da quella notte tra il 13 e 14 settembre 1321, quando terminò l’avventura mortale del Sommo Poeta.
La serata del 5 settembre, alla presenza appunto del presidente della Repubblica, vedrà alle ore 20.30 la riapertura solenne della tomba e del vicino quadrarco di Braccioforte, al termine di un intervento di restauro che ha restituito al sepolcro dantesco, progettato dall’architetto Camillo Morigia, il suo volto originario, nonché l’inaugurazione della nuova illuminazione.
A cura della Fondazione Ravenna Manifestazioni, prima della scopertura del monumento restaurato, l’ensemble vocale Voces Suaves eseguirà Quivi sospiri di Luzzasco Luzzaschi dal Secondo libro dei madrigali a cinque voci (1576) dove sono musicati versi del canto III dell’Inferno; e al termine della cerimonia “Io sono amore angelico” di Joanne Metcalf da “Il nome del bel fior” (1988) dove sono musicati versi del canto XXXIII del Paradiso. Successivamente, in piazza San Francesco, la pianista Yulianna Avdeeva eseguirà la “Fantasia quasi Sonata – Après une Lecture de Dante”, di Franz Liszt, mentre il baritono Luca Micheletti e il pianista Davide Cavalli proporranno “Il conte Ugolino dal canto XXXIII dell’Inferno”, di Gaetano Donizetti.
L’intero evento verrà trasmesso in diretta streaming e sarà visibile anche su un maxi schermo in piazza del Popolo.
La stessa Fondazione Ravenna Manifestazioni proporrà progetti internazionali di spettacolo dal vivo lungo tutto l’arco dell’anno. In particolare la Trilogia d’Autunno con la prima mondiale di un’icona del balletto quale Sergei Polunin; l’edizione 2021 del Ravenna Festival; il trittico dantesco “Inferno, Purgatorio, Paradiso”, che ha già visto le prime due tappe negli scorsi anni e che culminerà nel 2021 con la rappresentazione del “Paradiso” realizzato dal Teatro delle Albe – Ravenna Teatro, con il sostegno del Comune di Ravenna, su commissione di Ravenna Manifestazioni. Oltre a questo, anche Teatro delle Albe – Ravenna Teatro proporrà numerosi eventi performativi di carattere internazionale.
L’11 settembre, alle ore 17, sarà inaugurata alla biblioteca Classense Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante, la prima mostra del progetto espositivo Dante. Gli occhi e la mente, curato dalle istituzioni Museo d’arte della città di Ravenna e Classense (vedi comunicato Mostre ed eventi espositivi).
Il 13 settembre, dalle ore 9.30, verrà celebrato, come di consueto ogni seconda domenica di settembre, l’annuale della morte di Dante Alighieri, quest’anno il 699°. Dopo la messa nella basilica di San Francesco (dove si tennero i funerali di Dante) officiata dal cardinale José Tolentino Calaça de Mendonça, bibliotecario della Biblioteca Apostolica Vaticana, ci saranno una azione corale di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari (Ravenna Teatro – Teatro delle Albe) con i cittadini del Cantiere Dante, l’offerta da parte del Comune di Firenze dell’olio per la lampada votiva alla tomba e la prolusione di Carlo Ossola, presidente del Comitato dantesco nazionale. Alle 21 nella basilica di San Francesco lo stesso cardinale José Tolentino Calaça de Mendonça celebrerà il Transitus in morte Dantis. Tutta la giornata sarà documentata da Alex Majoli, fotografo ravennate, dal 2001 membro effettivo della agenzia internazionale fotografica Magnum Photos e dal 2011 al 2014 presidente, che realizzerà un video.
Dal 14 settembre 2020, presso la Tomba di Dante, ogni giorno si leggerà un canto della Commedia, nell’iniziativa L’ora che volge il disio che nei decenni che ci accompagneranno verso l’ottavo centenario raccoglierà nel Museo Dantesco le immagini di grandi protagonisti dell’arte e della società, alternate a quelle di cittadini e cittadine, turisti e turiste, intenti a cimentarsi con l’opera del Sommo Poeta