- Data di pubblicazione
- 15/09/2025
- Ultima modifica
- 15/09/2025
Il Rumore del Lutto: musica e pensiero attorno a “L’Invisibile”
Dal 27 settembre al 9 novembre a Parma e in nuove sedi
Dal 27 settembre al 9 novembre Il Rumore del Lutto torna con il tema L’Invisibile, affidando soprattutto alla musica – tra sale, musei e teatri – il compito di avvicinare ciò che non si vede. Curato da Maria Angela Gelati e Marco Pipitone, il festival, prima rassegna italiana di cultura in Death Education, è l’intreccio strutturale tra produzione artistica e pratiche di educazione alla morte. Questa edizione mette infatti in fila oltre settanta eventi tra concerti, incontri, cinema e lectio, allargando il percorso con il circuito Experience, che tocca altre città e arriva per la prima volta a Los Angeles.
L’apertura è rito collettivo e immaginario condiviso: il Gala in Nero a Colonne 28 convoca il pubblico in total black, tra Digital Detox – Death Cafè Edition, dj set e due set dal vivo, Nero Kane con Samantha Stella e gli Ash Code (27 settembre). Non un dettaglio di costume, ma una drammaturgia partecipata: il banchetto vittoriano riscritto come comunità del presente.
Il cuore del festival batte soprattutto nella musica, che diventa dispositivo per vedere ciò che non si vede. Al Teatro al Parco arrivano Teho Teardo & Blixa Bargeld con il nuovo tour Christian & Mauro (18 ottobre), un dialogo visionario tra elettronica, parola e corpo scenico; il giorno dopo, a Colonne 28, la proiezione del film Jesus Loves the Fools si apre al live intimo di Jo dei Lacrus, che riporta in vita il repertorio dei Carnival of Fools (19 ottobre). Nel solco di una “biografia sonora” del tempo, Morgan approda alla Casa della Musica con Semplicemente Morgan. Un dialogo, un concerto, una selezione di 9 canzoni (25 ottobre). Alla Galleria Nazionale – Pilotta, nella Sala dell’Ottocento, Teho Teardo spegne la vista per accendere l’ascolto nel Concerto al Buio: cinquanta minuti distesi a terra, in immersione acustica (31 ottobre). Il viaggio prosegue al Teatro Farnese con Federico Albanese e il nuovo progetto Blackbirds and the Sun of October (1° novembre), quindi ritorna a Colonne 28 con Gianni Maroccolo & Hugo Race e l’album The Vigil, dove narrazione e paesaggio sonoro aprono varchi percettivi (2 novembre).
L’orizzonte musicale si allarga oltre Parma con il circuito Experience: al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia, Beatrice Antolini presenta Iperborea, primo lavoro in italiano che intreccia pop, elettronica, classica ed elementi etnici in un flusso teso a ricucire alienazione e interiorità (26 ottobre). In parallelo, il festival innesta un dialogo con luoghi e comunità di Prato, Bologna, Torino, Genova, Firenze, l’Appennino modenese, fino a Los Angeles con il progetto Across.
Accanto ai concerti — fulcro di questa edizione — il programma disegna con misura una costellazione di pratiche e linguaggi: la rassegna letteraria All’imbrunire. Letture scelte al Cimitero Monumentale con Ginevra Lamberti, Alice Pisu, Antonello Saiz e Beatrice Zerbini (28 settembre); il teatro con Babilonia Teatri e Foresto al Teatro Anna Frank (10 ottobre); il cinema con Quel che resta al Cinema Astra e tavola rotonda (23 ottobre); il convegno L’invisibile al mondo in Ateneo (24 ottobre); le lectio di Vito Mancuso all’Abbazia di Valserena (12 ottobre) e di Massimo Recalcati all’Auditorium Paganini – Sala Pizzetti (9 novembre). Un omaggio site-specific a Rocco Caccavari – SACRO#REQUIEM alla Sala del Commiato del Tempio Crematorio di Valera – lega gesto, luce e spazio (1° novembre). Il festival conferma infine la propria vocazione formativa con laboratori nelle scuole, incontri intergenerazionali e appuntamenti in streaming.
Il Rumore del Lutto Festival è promosso da Segnali di Vita Aps grazie al contributo di Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cariparma e Fondazione Monteparma, con il patrocinio di Comune di Parma, Complesso monumentale della Pilotta, Università di Parma, Università degli Studi di Padova, Master Death Studies and the End of Life.