Con il "pensiero-artista" Crisalide entra nel vivo

Dal 1° settembre al 16 ottobre a Forlì

30 Agosto 2022

Mescolando performance, filosofia e invenzioni creative, dal 1994 il Crisalide Festival organizzato a Forlì da Masque Teatro ha conquistato un posto speciale nel panorama dei festival e delle rassegne italiane. Con un pensiero radicale a cavallo tra esperienza e conoscenza ha dato vita a uno spazio in cui condividere concretamente visioni sul futuro a partire da una lettura profonda del presente che si avvale di molte menti e sguardi e di tante prospettive disciplinari diverse. Dal 1° settembre al 16 ottobre, dopo le anteprime estive, il festival entra nel vivo.

Crisalide, spiega Masque Teatro, “si propone di aprire spazi di esperienza nei quali possano confluire pratiche di pensiero e pratiche di vita che siano espressioni del ripiegamento di una estetica-etica sulla stessa esistenza. Vorremmo condividere la sensazione di benessere che si prova quando ci si trova sul crinale del “pensiero-artista” con il quale Gilles Deleuze definisce l’ultimo periodo del pensiero di Michel Foucault, teso quest’ultimo, com’era a far collidere le tecniche del sé con la cura di sé al fine di generare un concatenamento tra esperienza, libertà, resistenza ed infine esistenza”.

 

Il Programma

Giovedì 1 settembre (ore 21) la poliedrica artista Eva Geatti, presenta La vaga grazia, performance che si ispira al romanzo Il Monte Analogo e alla figura del suo autore, René Daumal. Il tentativo del lavoro è quello di far affiorare in scena la particolare forma di confidenza dei corpi e delle menti occupate in difficili imprese, lavorando una forma di libertà che permetta alla zona del verosimile di essere intravista.

Venerdì 2 settembre (ore 21) la danzatrice e coreografa Stefania Tansini è in scena con My body solo, performance di danza che rivela un percorso di messa a nudo della propria esistenza attraverso il movimento, e spinge l’espressione individuale verso l’incontro con l’altro nel modo più essenziale possibile. Si prosegue (ore 22) con Scordatura, concerto per contrabassi, con Daniele Roccato, Giacomo Piermatti.

Sabato 3 settembre dalle 18 alle 20 quattro studiose e performer Emilia Cantieri, Sara Giannini, Tullia Primultini e Snejanka Mihaylova saranno le promotrici di Summoning o l’atto stesso come preparazione, chiamata collettiva sorta di tavola rotonda che indagherà i rapporti tra filosofia e arti performative. La giornata prosegue (ore 21) con lo spettacolo di danza del coreografo Alessandro Carboni, che porta in scena The Angular Distance Of A Celestial Body, una riflessione trasversale sul processo cartografico.

Domenica 4 settembre (ore 20) l’autrice e artista Isabella Bordoni e l’artista sonoro Christian Mastroianni presentano Fortuna, performance di voce, spazio e suono, che ha il mondo dell’infanzia come punto di vista; la composizione musicale e poetica intreccia ambienti e piani temporali, realizza un meccanismo linguistico e mnemonico che interroga le età tra biografia e storia e tende a condurre l’esperienza dell’io dentro all’infanzia del mondo. Si prosegue (ore 21) con uno degli spettacoli di danza contemporanea più innovativi e sorprendenti degli ultimi anni, Harleking dei danzatori e coreografi Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi. Harleking è un demone dall’identità ambigua e multipla. Ricorda l’Arlecchino della Commedia dell’arte, un servo furbo mosso dalle inclinazioni più animali e un’impagabile fame. Il linguaggio di Harleking ha una specifica qualità ipnotica in cui i contenuti, spesso estremi ed opposti, si fondono in un sistema metamorfico fluido in cui tutto può accadere, ma che tutto confonde.

Venerdì 9 settembre (ore 21) Crisalide propone lo spettacolo Lei conosce Arpad Weisz, della compagnia Menoventi, reading tratto da Dallo scudetto ad Auschwitz di Matteo Marani, con Consuelo Battiston e Beatrice Cevolani, ispirato alla figura dell’allenatore del Bologna calcio di origine ebraica e morto ad Auschwitz. Il festival prosegue (ore 22.30) con Opera Bianco che presenta le installazioni video First And Second Clown + Phantasmata + The Playhouse. Il primo è un lavoro sul linguaggio; il secondo è un materiale video che utilizza partiture coreografiche legate al progetto JUMP! girate in un momento in cui era impossibile il contatto; il terzo è un esperimento in divenire. Opera Bianco è un progetto di ricerca artistica di Vincenzo Schino, regista e artista visivo, e Marta Bichisao, danzatrice e coreografa.

Sabato 10 settembre (dalle 10 alle 14) Kinkaleri, uno dei gruppi più significativi della danza contemporanea italiana, cura il laboratorio dal titolo KissKlssYou, un’indagine motoria sviluppata attraverso una pratica di lavoro che si apre a vecchie e nuove prossimità. Il lavoro vuole costruire un’occasione per sperimentare la relazione del corpo con lo spazio fisico e con il corpo degli altri, dando vita ad un gruppo/corpo che si concentra sulla presenza di un’entità densa, complessa e stratificata in relazione ai centri di tensione e i punti di fuga, dove l’individuale e il collettivo diventano espressioni della stessa azione creativa.  Alle ore 18.30 ci si addentra nel pensiero filosofico con l’incontro Fuorilogos con Sara Baranzoni, Paolo Vignola e Filippo Domenicali. Fuorilogos è lo spazio del pensiero nell’atto di farsi, ancora disfatto, non ancora detto, mai soddisfatto. La giornata continua dalle 20 alle 22 KLm (KLm è il nome del super-gruppo formato dalle tre note compagnie di danza Kinkaleri, Le Supplici e Mk) presentano il progetto Istituto Di Alti Studi Coreografici, che mette al centro della riflessione contemporanea tre elementi base della relazione coreografica: La Presenza, Il Corpo, Il Linguaggio (tecnica). Infine, alle 22.30, la proiezione del film Carlo Sini di Teatro Akropolis. L’incontro con Carlo Sini, uno dei filosofi più importanti del nostro tempo invita a ripensare il rapporto della filosofia con la scrittura, l’agire politico e le arti.

Domenica 11 settembre secondo appuntamento (ore 18.30) del progetto Fuorilogos che vede confrontarsi sui temi filosofici del presente Sara Baranzoni, Paolo Vignola e Riccardo Baldissone. La domenica continua alle 20 con il coreografo Aristide Rontini, che porta in scena nel cortile del Teatro Guattari, lo spettacolo Alexis 2.0, una ricerca coreografica che indaga e dà corpo alle complesse dinamiche fisiche ed emotive, che possono entrare in gioco nel processo, a volte sofferto, di coming out.  Infine, alle ore 21, Città di Ebla, Sunset e Spazi Indecisi portano a Crisalide Spazio, presenza, azione. Dialoghi spontanei sullo spazio pubblico. L’esperimento consiste nel creare speciali condizioni atte a stimolare un dialogo fra i presenti relativo alla forma e alla sostanza dello spazio pubblico nel contesto odierno.

Domenica 2 ottobre (ore 18) Teatro i presenta Eva (1912-1945) da Innamorate dello spavento. Lo spettacolo dà voce all’omonima protagonista, Eva Braun, interpretata da Federica Fracassi, che, precipitando ignara verso il suicidio, intreccia la sua storia con quella di Rossella O’Hara, protagonista di Via col Vento, il suo film preferito: c’è desiderio, ammirazione, battaglie da vincere e da perdere, fedeltà, fino alla fine.

Domenica 9 ottobre (ore 18) in scena lo spettacolo teatrale Inferno. Parte I di Nekiya di Teatro del Lemming. Da un punto di vista drammaturgico il lavoro su Inferno deve intendersi come una libera e personale scrittura scenica che interroga attori e spettatori a partire dal loro stesso statuto e, persino, nella loro comune e inquieta condizione di cittadinanza.

Sabato 15 ottobre (ore 21) il performer Ivo Dimchev presenta Halal. Conosciuto come un artista irriverente e provocatorio, il camaleontico coreografo, performer e attivista queer di origine bulgara, ha recentemente esplorato l’universo del suono.

Domenica 16 ottobre si conclude la ricca e intensa programmazione di Crisalide con [gæp] Cos’è un GAP? di Ateliersi (ore 18). Il lavoro si ispira al romanzo di Italo Calvino Il sentiero dei nidi di ragno. L’andamento dello spettacolo nasce dall’intuizione anti-retorica di Calvino, il cui romanzo viene elaborato in modo da poter entrare in dialogo con il giovane protagonista, che si trova a mettersi in gioco in prima persona conducendo una vera e propria “partita letteraria” con gli spettatori.

Chiude il festival  (ore 19.30) il concerto Occam Ocean Occam XXVI di Enrico Malatesta (unico collaboratore italiano, assieme a Silvia Tarozzi, di Éliane Radigue), che propone una intensa e delicata indagine sul lavoro e la poetica musicale della compositrice francese, con un’opera creata attraverso un intimo processo di trasmissione diretta e di condivisione di precetti di estetica e intensità musicale.

Crisalide vive grazie al contributo e al sostegno di MiC, Comune di Forlì, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Romagna Acque Società delle Fonti.