- Data di pubblicazione
- 23/07/2024
- Ultima modifica
- 23/07/2024
Pensare la psiche. La XXIV edizione del Festivalfilosofia
Dal 13 al 15 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo
Per molto tempo è stata tradotta come “anima”, ma la parola psiche – soprattutto alla prova del Novecento – ha acquistato implicazioni di senso assai più complesse, che hanno a che fare con il singolo ma allo stesso tempo con il suo stare al mondo in uno spazio-tempo. Il sé e la collettività, come oggi sappiamo, si connettono in un intreccio di salute, benessere, politica, cittadinanza. È questo l’intreccio che indagheranno gli oltre cinquanta filosofi e filosofe ospiti della XXIV edizione del Festivalfilosofia, in programma dal 13 al 15 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo, tra piazze e cortili. Lezioni magistrali, mostre, spettacoli e altri appuntamenti – in totale sono quasi duecento e tutti gratuiti – offriranno una panoramica ampia e articolata, sull’idea di psiche e di anima. Un tema davvero attuale, soprattutto perché indagato dal festival e dai suoi ospiti (per la metà al debutto nella kermesse) dal punto di vista della relazione tra psichico e politico.
E sarà proprio questo il cuore delle lezioni magistrali (alcune anche in diretta web) attraverso le quali si ricostruirà criticamente la condizione del Sé in un’epoca di estrema individualizzazione, nella quale i singoli cercano da soli le vie di salvezza nel mondo. Una prima pista discute la riconfigurazione dei rapporti tra mentale e sociale nella società contemporanea, a partire dal quadro ricostruito da Alain Ehrenberg. Ne parleranno in vario modo e da diversi punti di vista (dallo storico al patologico) Marcella D’Abbiero, Tonino Griffero, e poi Simona Forti, Rahel Jaeggi, Stefano Massini, Vittorio Lingiardi, Jessica Mariana Masucci, Elisabetta Lalumera, Estelle Ferrarese, Simona Argentieri e ancora William Davies, Massimiliano Panarari, Marcello Veneziani, Massimo Cacciari e Natalino Irti. Una seconda pista riguarda invece le diverse etiche del Sé che caratterizzano la società individualizzata, come nella lezione di Umberto Galimberti, ma anche in quelle di Massimo Recalcati, di Andrea Cavalletti, di Silvia Lippi, di Salvatore Natoli e ancora di Marco Vannini e poi di Luigina Mortari, ma anche di Barbara Carnevali, Stefano Micali, Matteo Lancini.
A ricostruire invece il fronte filosofico e scientifico dello statuto della coscienza, tracciando la traiettoria moderna che dalla nascita cartesiana dell’idea di certezza ed evidenza del Sé conduce fino alla teoria della mente, alle scienze cognitive e al dibattito sul cervello come organo della coscienza saranno le lectiones di Anil Seth, Thomas Fuchs, Daniela Perani, Antonio Somaini, Nicla Vassallo, Maurizio Ferraris, Giorgio Vallortigara, Giorgio Manzi. Una quarta pista risale all’idea stessa di anima (o psyché), nel suo ruolo di mediazione tra spirito e materia, visibile e invisibile. Se ne ricostruirà il quadro classico, arcaico, moderno e contemporaneo, con gli interventi Giulio Guidorizzi, Ivano Dionigi, Enzo Bianchi, Roberto Esposito, Christian Greco, Giuliano Boccali, Fulvio Ferrario, Francisco Jarauta, Gaspare Polizzi, Emanuele Dattilo, Stefano De Matteis e Umberto Curi. Non mancherà l’ormai tradizionale sezione “Lezione dei Classici”: grandi interpreti del pensiero filosofico discutono le opere che hanno maggiormente segnato la riflessione sul tema “psiche”. Ospiti Nicola Panichi, Antonella Del Prete, Ingrid Basso, Armando Savignano e Judith Revel.
Se le lezioni magistrali sono il cuore della manifestazione, un vasto programma creativo coinvolgerà performance, musica e spettacoli dal vivo. Mentre diversi appuntamenti espositivi (circa quaranta tra mostre e installazioni) saranno dedicati alla questione del rapporto tra espressione ed inconscio, una serie di esperienze laboratoriali e partecipative proporrà al pubblico pratiche ed esercitazioni sulle forme del benessere.
Il festival è sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e promosso dal “Consorzio per il festivalfilosofia”, di cui sono soci i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, , la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la Fondazione di Modena.
Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura, ha ricordato, a proposito del finanziamento della manifestazione:
“Abbiamo cambiato la legge che finanzia la promozione culturale e quindi il nostro finanziamento triennale dà al festival sicurezza e la diminuzione delle pratiche burocratiche. Con la vecchia legge 37 che abbiamo cambiato la Regione era diventata il riferimento di progetti culturali di qualunque taglia, a causa della difficoltà dei Comuni e la scomparsa delle Province. Il Festival può crescere ancora e il saper fare del Festival potrebbe essere messo a disposizione di tante città italiane che hanno una storia filosofica importante e non la sanno valorizzare. Viva la filosofia”.