- Data di pubblicazione
- 12/03/2021
- Ultima modifica
- 11/03/2021
Di Dante non è rimasto alcun documento autografo, in compenso il suo capolavoro ebbe fin dagli inizi una larghissima diffusione, accompagnata dalla pratica di arricchire il testo con immagini realizzate dai migliori illustratori. Il manoscritto “Parigi-Imola” è una delle copie medievali più decorate: fu eseguita intorno al 1440 per il duca di Milano Filippo Maria Visconti e le sue preziose illustrazioni sono opera del “Maestro delle Vitae Imperatorum”, uno dei miniatori più celebri dell’epoca.
Il nome del manoscritto si deve alla sua avventurosa storia collezionistica, che ne ha determinato lo smembramento: una parte si trova nella Bibliothèque nationale de France e contiene 59 miniature, una parte nella Biblioteca comunale di Imola, che ne conserva 21 carte con 13 miniature. Lo stile del miniatore è caratterizzato da un taglio che ai nostri occhi può sembrare cinematografico, con “sequenze” che “zoomano” sui movimenti anche minimi di Dante e della sua guida Virgilio, e una resa realistica delle punizioni inflitte ai dannati: il manoscritto pervenutoci dal passato, infatti, contiene solo la cantica dedicata all’Inferno.
La riproduzione in facsimile permette di ricostruire finalmente l’unitarietà dell’opera originaria, che le complesse vicende del manufatto hanno separato nelle parti oggi conservate a Imola e a Parigi, e offre agli specialisti di tutto il mondo un valido strumento di studio, dando anche al grande pubblico l’occasione di ammirare un’opera di solito accessibile a pochi: perché i manoscritti miniati, molto sensibili alla luce, possono essere esposti solo per periodi brevi e con molte cautele. La pubblicazione si inserisce nella collana “La Biblioteca di Dante”, che raccoglie le edizioni in facsimile di alcuni tra i manoscritti miniati più significativi della Commedia: la casa editrice Imago ne consegnerà alla Biblioteca comunale di Imola tutti gli esemplari fin qui prodotti.
All’appuntamento online del 13 marzo saranno presenti il sindaco di Imola Marco Panieri, l’assessore alla cultura Giacomo Gambi, la direttrice commerciale della casa editrice Imago Barbara Bertoni e il direttore della Biblioteca comunale Gabriele Rossi. Saranno in collegamento studiosi e rappresentanti delle istituzioni culturali italiane che hanno collaborato al progetto: Marcello Ciccuto, presidente della Società Dantesca Italiana, Alessandro Masi, segretario generale della Società Dante Alighieri, Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca e Fabrizio Lollini, professore di storia dell’arte medievale all’Università di Bologna.