- Data di pubblicazione
- 01/03/2023
- Ultima modifica
- 03/03/2023
Il liscio Patrimonio Unesco? Per l'Emilia-Romagna è sì! Al via la candidatura
Approvata una risoluzione bipartisan nell’Assemblea legislativa della Regione
Il ballo liscio è stato letteralmente la colonna sonora della Belle époque popolare, facendo ballare intere generazioni nelle balere e nelle feste popolari, sullo sfondo di una società in profondo mutamento tra l’Ottocento e il Novecento. Nel primo dopoguerra in Emilia-Romagna, soprattutto grazie a Secondo Casadei, detto anche lo Strauss della Romagna, si sono diffuse e si sono consolidate rapidamente diverse “scuole” di ballo liscio: una emiliana, una romagnola e una bolognese. Chi non conosce Romagna Mia? Ma per comprendere l’intreccio identitario che lega il liscio alla nostra regione occorre appunto tornare all’Ottocento e a quella società in rapido mutamento che ha visto come protagonisti braccianti, contadini, artigiani, commercianti e musicisti in un intrecciarsi di processi politici, sociali e culturali.
Adesso la Regione Emilia Romagna, con una risoluzione bipartisan approvata in Assemblea legislativa, chiede che il ballo liscio emiliano-romagnolo, esperienza considerata fondante per la nostra cultura musicale popolare, diventi finalmente patrimonio immateriale dell’umanità tutelato dall’Unesco. A firmare la risoluzione sono stati Federico Amico di Emilia-Romagna Coraggiosa, Roberta Mori del Pd, Massimiliano Pompignoli della Lega e Stefania Bondavalli della lista Bonaccini. Recentemente, il tema della candidatura del ballo liscio come patrimonio Unesco era stato riproposto da diverse sigle del panorama musicale, fra cui il MEI (Meeting Etichette Indipendenti) di Faenza, il cantautore Morgan, Renzo Arbore e altri artisti a livello nazionale, e raccolto da molti sindaci del territorio, insieme a istituzioni regionali come l’assessore alla Cultura Mauro Felicori, che ha appunto annunciato l’inizio dell’interlocuzione con il Ministero a cui spetta la titolarità della candidatura.
Oltre a sostenere la candidatura presso il Ministero, la Giunta regionale s’impegna a promuovere, anche attraverso bandi, finanziamenti e iniziative culturali, la diffusione del ballo liscio soprattutto tra i giovani, e a valorizzare il ballo liscio come patrimonio culturale del territorio emiliano-romagnolo attraverso i portali web ufficiali, sia informativi sia turistici, della Regione e con la collaborazione degli enti locali.