La nuova drammaturgia protagonista della seconda parte di Agorà

Da gennaio a giugno 2023

27 Gennaio 2023

Autrici e autori saranno al centro della seconda parte di Agorà, dal titolo Evoluzione di continuità. Sotto la guida di Alessandro Amato, e con la complicità di Anna Amadori, Nicola Borghesi, Lorenzo Donati e Rosalba Ruggeri, la stagione diffusa in otto comuni dell’Unione Reno Galliera-Città Metropolitana di Bologna accoglie alcuni dei protagonisti della drammaturgia di nuova generazione e le più interessanti intersezioni tra letteratura e teatro.

Si parte il 28 gennaio al Teatro Biagi D’Antona di Castel Maggiore, con un appuntamento in occasione della Giornata della Memoria: nell’ambito di un format ideato e diretto da Ivano Marescotti che coniuga letteratura, cinema e teatro, Serena Balivo legge alcuni momenti dal romanzo La chiave di Sara di Tatiana de Rosnay, basato sulla terribile vicenda del Vel’d’Hiv, che nel 1942 portò all’arresto e allo sterminio ad Auschwitz di migliaia di ebrei parigini.

Il viaggio nella drammaturgia comincia invece il 10 febbraio al Teatro La Casa del Popolo di Castello D’Argile, con lo spettacolo vincitore de I Teatri del Sacro 2019: Settanta volte sette di Controcanto Collettivo, un lavoro sulla possibilità del perdono; e prosegue poi con due spettacoli a febbraio: il 19 a San Giorgio di Piano c’è La Gloria di Fabrizio Sinisi per la regia di Mario Scandale, che racconta un periodo quasi sconosciuto della biografia di Adolf Hitler, quando appena ventenne fu rifiutato dall’Accademia di Belle Arti. Il 25, al Teatro Alice Zeppilli di Pieve di Cento, c’è invece uno spettacolo cult di Tindaro Granata, Antropolaroid, un “cunto” autobiografico in cui l’attore e drammaturgo attraversa e ripercorre gli episodi salienti della vita della sua famiglia, a partire dal secolo scorso.

Il 15 aprile al Biagi d’Antona si vedrà Ashes di Muta Imago, recentemente premiato dagli Ubu 2022 sia come Miglior progetto sonoro sia per l’attore protagonista (Marco Cavalcoli), un’opera con un cast straordinario (oltre a Cavalcoli, Ivan Graziano, Monica Piseddu, Arianna Pozzoli) in cui è la voce a creare i mondi evocati. Il 6 maggio alla Casa del Popolo l’appuntamento è invece con Overload, spettacolo pluripremiato di Sotterraneo, che si muove invece sul rumore di fondo che cresce in tutto il pianeta, fra distrazioni di massa e mutazioni digitali.

Da non perdere poi gli appuntamenti con artisti che hanno fatto la storia del teatro italiano: Giancarlo Cauteruccio, impegnato in un’interpretazione de L’ultimo nastro di Krapp di Beckett (18 marzo Teatro Zeppilli) ed Enzo Vetrano e Stefano Randisi che omaggiano Leo de Berardinis in una serata-dedica, Leo, Totò e Amleto, un incontro che prevede la proiezione del video dallo spettacolo Totò principe di Danimarca (1997) e la partecipazione degli attori che fecero parte di quel progetto, (27 maggio, Villa Salina Malpighi, Castel Maggiore).

Ad annodare il legame tra letteratura in chiave femminile e teatro ci sono poi La forma dell’incandescenza, dedicata alla scrittrice premio Nobel Alice Munro, di cui Anna Amadori sceglie e interpreta due racconti (1° aprile Villa Beatrice, Argelato); Memoria di Ragazza, una lettura tra narrazione e canto di Daria Deflorian, Monica Demuru e Monica Piseddu dall’omonimo romanzo di Annie Ernaux, altra autrice Premio Nobel (13 aprile Teatro Alice Zeppilli, Pieve di Cento) e il recital L’amica geniale a fumetti, di Fanny & Alexander, tratto dalla Graphic Novel di Mara Cerri e Chiara Lagani su L’amica geniale di Elena Ferrante (20 maggio Villa Beatrice).

Al pubblico dei ragazzi e delle ragazze è dedicato poi Arturo, di e con Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich, vincitore del Premio Scenario Infanzia 2020 (4 marzo, Scuola media Giovanni XXIII, San Venanzio di Galliera) e Circolo Polare Artico de Gli Omini, una storia i cui protagonisti sono un tricheco, un gallo, un orso, due inuit e un pugno di uomini in fuga dalla civiltà (13 maggio, Museo Casa Frabboni, San Pietro in Casale).

Per la Festa della Liberazione c’è poi un doppio appuntamento a ingresso libero con la proiezione del video racconto Processo alla Resistenza (19 aprile, Teatro La Casa del Popolo) e lo spettacolo Per il resto è tutto da verificare (22 aprile, Teatro Biagi D’Antona): entrambi a cura di Donatella Allegro e Paolo Soglia. A chiusura di Stagione, il 4 giugno a Villa Salina Malpighi, una giornata in forma di festa all’aperto con momenti d’incontro: Che cosa racconteremo a cura di Lorenzo Donati e Tenere Banco a cura di Nicola Borghesi. Da segnalare anche un percorso socio-antropologico de Gli Omini, Marginalia, che partirà a maggio e una serie di progetti formativi e divulgativi con Anna Amadori, Mariano Dammacco e Serena Balivo.