Il genere della filosofia. A scuola d’estate con Praxis

Dal 21 al 23 luglio a Forlì

19 Luglio 2022

La questione del “genere”, ormai da tempo al centro del dibattito pubblico mondiale, sarà al centro della nona edizione di Praxis, scuola di filosofia di Forlì diretta da Rocco Ronchi curata da Masque Teatro, in programma dal 21 al 23 luglio nella sala Ex Consiglio del Palazzo della Provincia. “Il tema del ‘genere’, anticipano gli organizzatori, sarà affrontato da tre punti di vista. In prima istanza ci si interrogherà sulla natura del discorso filosofico. La filosofia ha un’identità di genere? È compromessa con l’ordine fallocentrico e patriarcale oppure rappresenta un’alternativa reale ai dualismi che striano lo spazio del sapere e che biforcano le pratiche umane? In seconda istanza si risalirà all’origine greca della nozione di ‘genere’, che è un parto della filosofia platonica. Che genere del discorso è il discorso filosofico? Come si genera? Che rapporti intrattiene con l’elemento ‘materno’ della materia? Infine, si porrà la questione della copula, vale a dire della capacità generativa del discorso filosofico e scientifico. Che tipo di generazione è la creazione di concetti e che rapporto sussiste tra la generatività filosofico-scientifica e la generatività dei corpi?”.

Di tutto questo si parlerà nella tre giorni con interventi che vedranno avvicendarsi ai tavoli filosofi e studiosi tra i quali Alex Pagliardini, Olivia Guaraldo, Franco Ferrari, Caterina Zanfi, Cristina Amoretti, Riccardo Manzotti, Francesco Galli, Giovanni Leghissa. Al termine di ogni giornata si svolgerà una tavola rotonda cui prenderanno parte alcuni dei filosofi e filosofe che da diversi anni seguono con passione le vicende della scuola: Gaetano Rametta, Manlio Iofrida, Alessandra Campo, Claudio Paolucci, Giovanni Matteucci, Stefano Bonaga, Daniele Poccia, Sandro Palazzo, Rocco Ronchi, Federico Leoni, Alessandro Carrera. Le prime due giornate si concluderanno poi al Teatro Felix Guattari con azioni artistiche. Il 21 luglio si ascolterà infatti EST, un concerto per pianoforte di Matteo Ramon Arevalos incentrato su compositori russi e ucraini, mentre il 23 si potrà assistere al primo studio di un nuovo spettacolo di danza di Stefania Tansini, L’ombelico dei limbi, un percorso che trae origine da una riflessione sulla follia, qui intesa come una ambigua e non univoca relazione tra le cose.