IT.A.CÀ Bologna- Modena: il viaggio responsabile come pratica quotidiana
Dal 12 settembre al 19 ottobre
Settembre accende la bussola del viaggio responsabile. Dal 12 settembre al 19 ottobre la tappa bolognese di IT.A.CÀ invita cittadini e viaggiatori a scoprire un territorio “metropolitano” fatto di quartieri, campagne e montagne, dal centro di Bologna fino al modenese. Nata proprio Bologna nel 2009, IT.A.CÀ è la rete-festival italiana che sperimenta un turismo “a passo lento”, costruito con le comunità: cammini, pedalate, incontri, laboratori e arte come strumenti per conoscere i luoghi rispettandone ecologie, storie e persone. Oggi la rete coinvolge centinaia di realtà e la tappa bolognese raccoglie il tema Custodire il Futuro, invitando a vedere la città metropolitana come un mosaico vivo che va dal centro all’Appennino. “Un viaggio decentrato e relazionale”, sintetizza la project manager Simona Zedda.
Si parte tra le strade della Bolognina con Migrantour – Bolognina (12 settembre), dove sono gli abitanti a guidare l’itinerario nel rione popolare e multietnico, intrecciando memorie, botteghe e nuovi mestieri in un racconto dal basso della città. Nel primo weekend, due cammini “interspecie” allargano l’orizzonte: Comunità interspecie in musica #1 a Ozzano dell’Emilia (13 settembre) percorre il Parco dei Gessi, mentre #2 a Monzuno (14 settembre) segue la Via degli Dei; al termine, musicisti e danzatori trasformano l’ascolto della natura in gesto condiviso.
Dal 16 al 26 settembre a Bologna si terrà una mostra-viaggio di suoni, immagini e parole, L’alta via dei giovani. Nuovi sguardi e nuove voci d’Appennino, che si concluderà con un talk l’ultimo giorno di mostra, che mette a confronto varie esperienze, di giovani e meno giovani. Il centro di Bologna invita poi a “sentire” i luoghi oltre la vista con una passeggiata multisensoriale (19 settembre), anticipando una domenica a pedali tra canali e campagne: l’itinerario Bologna–Ozzano–Budrio (20 settembre) tocca la casa-museo Paciu Maison e la storica villa “La Romantica”, mentre il percorso Bologna–Anzola–Crespellano–Monteveglio (20 settembre) entra nel parco dell’Abbazia e si chiude con pratiche di benessere. Nello stesso giorno, a Mirandola, una caccia al tesoro in bici riscopre l’eredità di Giovanni Pico (20 settembre).
Intanto Bologna ospita una mostra-viaggio, L’alta via dei giovani. Nuovi sguardi e nuove voci d’Appennino (16–26 settembre), che si conclude con un talk pubblico: un album corale di suoni, immagini e parole dedicato alle generazioni che abitano la montagna. E a San Benedetto Val di Sambro un cammino si apre a un laboratorio di scultura (27 settembre), per rimettere le mani nella materia dei luoghi. La memoria si fa poi paesaggio a Marzabotto con il Trekking della memoria (28 settembre): l’escursione nei luoghi della Resistenza culmina in una performance partecipativa di Ca’Inua e nell’inaugurazione di un’opera pubblica curata da Fargo. Qualche giorno dopo, Modena ospita un incontro per costruire una mappa locale giovane e inclusiva (4 ottobre), mentre Lizzano in Belvedere accoglie Poesando – Piccolo festival della letteratura in cammino (3-4-5 ottobre), tra laboratori, letture nel bosco ed escursioni.
L’autunno entra nel bosco: a Castel del Rio un itinerario tra castagneti e borghi racconta la storia del Marrone IGP e si chiude con una performance a cura di Luisa Cottifogli (11 ottobre). Il giorno successivo, a Monte San Pietro, un percorso di sette chilometri “attraversa” l’Appennino e il Sistema Solare (12 ottobre), unendo natura e divulgazione in cammino. Nel frattempo, Migrantour – Cirenaica (10 ottobre) attraversa radici operaie, memoria antifascista e creatività popolare, e in Zona Barca Paesaggi Urbani – Mondi in Barca (18 ottobre) porta dentro una periferia storica, tra spazi condivisi e pratiche di inclusione.
L’acqua, infine, fa da guida al pedale: Racconti d’Acqua (18 ottobre) scorre nella natura di Casalecchio di Reno e si chiude con aperitivo a km 0, concerto chitarra/voce di Michele Venturi e performance del Magnifico Teatrino Errante. Due giorni dopo, Bologna ospita un’escursione tra luoghi storici della comunità queer cittadina (17 ottobre) e, in chiusura di tappa, un’esperienza teatrale accessibile e sensoriale, Lo spettacolo senza senso (19 ottobre), che spegne la vista per accendere tutti gli altri sensi.
Il festival è promosso da Yoda APS, NEXUS Emilia-Romagna, con il contributo di: Regione Emilia-Romagna, Territorio Turistico Bologna-Modena, Comune di Monzuno. Fa parte di BolognaEstate 2025, del cartellone Evento Green e del cartellone di Montagna Mia, il progetto culturale promosso dalla Regione Emilia-Romagna e coordinato da Ater Fondazione.
Allegati
- Data di pubblicazione
- 04/09/2025
- Ultima modifica
- 04/09/2025