I Fiori Blu Festival: tutto pronto per il finale della 7a edizione

Il 12 e il 15 dicembre a Bologna

09 Dicembre 2024

La settima edizione de I Fiori Blu Festival, organizzato  dalla compagnia teatrale e associazione di promozione sociale Gruppo Elettrogeno Gruppo Elettrogeno, si avvicina alla sua conclusione con due eventi in calendario a dicembre. Il festival multidisciplinare, che intreccia teatro, musica e arti visive, esplora quest’anno le tematiche della trasformazione e della rigenerazione attraverso i miti tratti da Le Metamorfosi di Ovidio, coinvolgendo un parterre vario e inclusivo: persone impegnate in misure alternative alla detenzione, performer con disabilità, operatori socio-educativi, studenti, musicisti e appassionati d’arte.

Il primo appuntamento, Convergenze di carne, si terrà giovedì 12 dicembre 2024 alle ore 20.30 presso la Biblioteca Luigi Spina-Casa Gialla (via Casini 5, Bologna). Un dialogo arricchito dalla presenza di ospiti illustri come la scrittrice e speaker Marina Cuollo, l’attivista Porpora Marcasciano, la filosofa e danzatrice Manuela Filomena Ottaviani e il docente e conduttore radiofonico Gennaro Iorio. Insieme ai performer de I Fiori Blu, esploreranno i concetti di mutazione e corporeità connessi ai miti ovidiani.

La serata conclusiva si svolgerà domenica 15 dicembre 2024 alle ore 20.00 presso il TPO, dove I Fiori Blu Art Factory presenterà Creaturə | terzo studio, spettacolo diretto da Martina Palmieri con musica dal vivo di Gino Generoso Pierascenzi, Mariana Oliboni e Fabio Tricomi. La performance, ultima parte di una trilogia ispirata a Ovidio, celebra la capacità delle Creaturə di trasformare la comunità attraverso esperienze di alterità e rigenerazione. La scena sarà arricchita dal progetto fotografico di Barbara Gussoni, con una mostra di 21 scatti che documentano il lavoro teatrale.

Entrambi gli eventi sono a ingresso libero fino a esaurimento posti e saranno accessibili grazie alla traduzione nella lingua dei segni (LIS).

Con I Fiori Blu Festival, il Gruppo Elettrogeno continua a costruire spazi inclusivi e di riflessione, offrendo al pubblico un percorso culturale che attraversa confini sociali e corporei, con la forza della metamorfosi come motore di cambiamento.