Don Chisciotte fra le balle di paglia

A Cotignola dal 9 al 15 luglio

09 Luglio 2025

È un invito a sognare, a vedere mulini a vento dove altri vedono solo pali. Un elogio dell’utopia che si riflette nei gesti, nelle parole, nei corpi di artisti, volontari e spettatori che ogni estate percorrono a piedi il sentiero tra i campi per raggiungere l’arena. Intitolata Don Chisciotte della paglia, la diciassettesima edizione dell’Arena delle balle di paglia di Cotignola celebra un personaggio mitico, simbolo di resistenza e lotta per la bellezza.  Là dove il Senio incontra il Canale Emiliano Romagnolo, dal 9 al 15 luglio la pianura si trasforma ancora una volta in un teatro a cielo aperto grazie a un festival nato dall’energia dell’associazione Primola, capace di costruire ogni anno – letteralmente – un’arena effimera fatta di paglia e comunità. 

Il festival comincia il 5 luglio, all’alba, proprio con la tradizionale raccolta delle balle nel podere tra via Peschiera e via Ponte Pietra. Una sorta di rito collettivo, aperto a chiunque voglia partecipare, che si svolge al sorgere del sole, accompagnato dal concerto di Luisa Cottifogli, Gabriele Bombardini e Vincenzo De Ritis: un incontro tra lingue, dialetti, musica e terra.

Il 9 luglio si apre ufficialmente la programmazione con il Grande Gnit dei mulini a vento, una serata senza eventi previsti, pensata per esplorare con calma le spettacolari installazioni di land art disseminate lungo il percorso. Ci sono i “venti di paglia” di Fabio Pignatta, il mulino urlante di Claudio Balestracci, le lacrime di pioggia di Enzo Cimino, la palafitta per le formiche del Villaggio Vitalba, fino alle fotografie “donchisciottesche” di Giovanni Lanzoni: l’arte si fonde con il paesaggio, diventando parte del campo.

Giovedì 10 luglio sul palco centrale dell’arena porterà le sue canzoni Umberto Maria Giardini, protagonista da più di trent’anni della scena cantautorale indipendente italiana, mentre l’11 ci sarà un incontro tra i “cavalieri erranti delle comunità vitali romagnole” e sul palco centrale il cantautore Luca Romagnoli. il 12 luglio il sogno prende la forma teatrale più esplicita, con lo spettacolo Don Chisciotte del Teatro dei Venti, firmato dal regista e drammaturgo Stefano Tè. Trampoli, macchine sceniche, musica dal vivo e la forza epica del racconto donano corpo e voce all’eroe errante per eccellenza. In una messinscena visionaria e fisica, il pubblico viene trascinato in un mondo dove l’impossibile diventa plausibile, dove la poesia è azione e la follia è forma di resistenza.

Il 13 luglio sale sul palco un altro irregolare della scena: Antonio Rezza, che porta a Cotignola il suo Pitecus, lavoro spiazzante e caustico, cult del teatro italiano contemporaneo. Il 14 interverrà poi lo scrittore Paolo Nori, presentando il suo libro dedicato a Raffaello Baldini, seguito poi dal concerto di A Toys Orchestra, mentre alle 23.45 Elena Bucci dialogherà senza copione sul veliero Villalba.

 La serata finale di martedì 15 luglio concluderà l’arena 2025 con i concerti dei Cous Cous a colazione e degli Ayom, prima della tradizionale asta delle balle che come ogni anno chiude la festa.

Intorno all’arena principale, ogni sera si apre anche l’Arena dei bambini, con spettacoli e laboratori pensati per i più piccoli e ispirati – ovviamente – a Don Chisciotte. Ma c’è anche uno spazio poetico, la barca sospesa di Villalba, che ospita ogni sera la rassegna “Foglie come parole”, con letture e poesie.