- Data di pubblicazione
- 27/02/2023
- Ultima modifica
- 27/02/2023
Diritto alla bellezza. Un convegno sul welfare culturale
Dal 10 all’11 marzo a Reggio Emilia
Cultura e welfare sono due dimensioni sempre più interconnesse. Un convegno internazionale a Reggio Emilia, organizzato dalla Fondazione Palazzo Magnani, insieme alla Regione Emilia-Romagna, al Comune di Reggio Emilia e a Farmacie Comunali Riunite, con la collaborazione scientifica dell’Università di Modena e Reggio Emilia e il sostegno di Associazione A.MA.RE. e Fondazione Manodori, indaga i modelli di questo connubio e le sue possibili direttrici di sviluppo, a partire dalle esperienze di Welfare Culturale realizzate a Reggio Emilia dal 2017. L’appuntamento con Diritto alla Bellezza è per il 10 e 11 marzo al Centro Internazionale Loris Malaguzzi con una nutrita schiera di esperti ed esperte del settore, ricercatori, sociologi, professionisti, che faranno un punto sulle evidenze scientifiche registrate fino a oggi in termini di impatto di specifiche attività culturali, anche con uno sguardo a realtà internazionali.
“Le arti, fruite e praticate, possono arricchire significativamente il lavoro di chi opera nel settore socio-sanitario ed educativo? Quanto incide la cultura (le arti in particolare) nel generare benessere nella comunità, nelle organizzazioni, negli operatori e negli utenti dei servizi alla persona? Quali sono gli impatti economici nelle società meno medicalizzate? Quali gli impatti sulla coesione sociale e sulla qualità di vita di ogni singolo individuo che fruisce dell’arte?” Attorno a queste domande, e alle prime risposte già disponibili che dimostrano quanto le arti siano determinanti per la salute della società, si annodano i fili dei vari interventi, con l’intento di discutere di politiche a sostegno di questa visione. Davide Zanichelli, direttore della Fondazione Palazzo Magnani evidenzia infatti che, “pur essendo quello del Welfare Culturale un argomento da qualche anno presente nelle agende delle principali città italiane ed europee, Reggio Emilia si differenzia per un approccio sistemico, dove le diverse istituzioni culturali, sociali e sanitarie da tempo lavorano insieme, con progettualità coordinata e apertura alla osservazione e valutazione d’impatto. Da queste emergeranno le linee guida che dovranno orientare le strategie e le scelte dei prossimi anni”.
Partendo dall’esperienza reggiana, il convegno intende infatti dare voce ad alcune delle iniziative più significative condotte in Regione Emilia-Romagna, in una dimensione anche schiettamente operativa e laboratoriale. I partecipanti alla mattinata di venerdì 10 potranno perciò iscriversi a uno dei dieci workshop allestiti in altrettanti luoghi della città in cui ordinariamente si tengono iniziative di welfare culturale. Tra questi c’è quello su Danza e Fragilità in Fonderia, sede di FND/Aterballetto e un altro di Teatro Partecipato a cura di Alberto Grilli di Teatro Due Mondi. Ma l’offerta proposta dai professionisti del territorio è davvero molto ricca e declina in varie forme la relazione tra benessere della comunità e arti.
Le due giornate convegnistiche saranno invece dedicate ad approfondire aspetti specifici: venerdì 10 marzo saranno presentate agli operatori e ai dirigenti dei servizi le diverse esperienze di Welfare Culturale a partire dal territorio; sabato 11 marzo si parlerà invece delle evidenze scientifiche e della loro ricezione in forma di politiche integrate tra cultura, welfare e salute. Dopo gli interventi di alcuni tra i massimi esperti di formazione (Andreas Schleicher, responsabile programma PISA per OCSE), statistica ed economia della cultura (Annalisa Cicerchia e Pierluigi Sacco), valutazione d’impatto (Nicola Dusi e Sara Uboldi) che illustreranno le evidenze che collegano cultura, benessere e salute, seguirà una tavola rotonda tra amministratori pubblici e ricercatori, con un ospite speciale: Delphine Houba, Assessore alla Cultura della città di Bruxelles che racconterà dei progetti su musei e salute mentale avviati da alcuni anni nella capitale belga