"DETECt Bologna": un'app per scoprire la città del giallo e del noir

Il progetto di ricerca europeo "DETECt - Detecting Transcultural Identity in European Popular Crime Narratives" dà vita a un'applicazione dedicata alla città delle Due Torri

26 Ottobre 2021

Una app per esplorare Bologna sulle tracce del giallo e del noir, attraversando i luoghi narrati nelle serie poliziesche ambientate sotto le Due Torri, dalle scorribande televisive dell’ispettore Coliandro agli intrighi che animano i romanzi di autori come Loriano Macchiavelli, Grazia Verasani, Carlo Lucarelli, Giampiero Rigosi: DETECt Bologna è il frutto del progetto di ricerca europeo “DETECt – Detecting Transcultural Identity in European Popular Crime Narratives”, coordinato dall’Ateneo bolognese.

“DETECt Bologna” sfrutta un principio di arricchimento semantico dello spazio urbano che permette all’utente di fare una doppia esperienza della città: come luogo fisico, con i suoi monumenti, le piazze, gli edifici storici, e come scenario di narrazioni e memorie culturali. Tramite la tecnologia GPS, la posizione dell’utente viene traslata su una mappa interattiva articolata in una serie di tappe: una volta giunti in prossimità dei luoghi segnati, i contenuti associati vengono sbloccati e resi fruibili. Nel pomeriggio di martedì 26 ottobre 2021 sarà possibile sperimentare l’app partecipando a un tour guidato dallo scrittore e sceneggiatore Simone Metalli: appuntamento alle 15 in Piazzetta Pasolini a Bologna.

Gli itinerari proposti sono due. “Bologna noir” permette di scoprire come i diversi luoghi della città sono stati reinventati e trasfigurati attraverso una lunga serie di narrazioni letterarie, cinematografiche e televisive. Anche riscoprendo opere insolite, come i film amatoriali girati in pellicola Super8 dal regista Mauro Mingardi. L’itinerario “Delitti sotto i portici” mette invece al centro il lato oscuro della Bologna reale, ripercorrendo i delitti che ne hanno segnato profondamente la memoria storica e culturale. A guidare l’utente attraverso queste dolorose pagine di storia locale, rievocate anche recuperando foto d’epoca e articoli di giornale, sono le figure del Sergente Sarti Antonio (ideato da Macchiavelli) e del Commissario De Luca (nato dalla penna di Lucarelli): il primo alle prese con le tensioni degli anni di piombo, il secondo con le ambiguità e le violenze della Bologna fascista.
A fare da trait d’union tra i due itinerari è la straordinaria eredità culturale di Luigi Bernardi: instancabile editore, oltre che autore di alcuni originalissimi romanzi noir, Bernardi ha avuto un ruolo di primo piano nel sostenere e stimolare il lavoro della prima generazione di giallisti bolognesi, a partire dalla pubblicazione, nel 1991, dell’antologia “I delitti del Gruppo 13”.

L’app è stata realizzata dai ricercatori del Dipartimento delle Arti e del Dipartimento di Filologia classica e Italianistica affiliati al progetto – Sara Casoli, Silvia Baroni e Federico Pagello – con la supervisione della professoressa Ilaria Bartolini del Dipartimento di Informatica – Scienza e Ingegneria (coordinatrice tecnologica del progetto). Hanno collaborato diverse realtà del territorio, che hanno messo a disposizione i loro materiali: Emilia-Romagna Film Commission, Biblioteca comunale dell’Archiginnasio, “Giallo Festival”, Homemovies,  Associazione culturale “Luigi Bernardi”.