Chiamata alle arti! Giovanissimi artisti under 25 cercasi. Candidature entro il 30 aprile

Intervista a Cristina Mazzavillani e ai due direttori artistici

13 Marzo 2024

Poesia, rap, trap, video, street art, ma anche mosaico e composizione musicale: ogni linguaggio e forma d’arte, dai più classici ai più sperimentali, sono benvenuti nella Chiamata alle arti che Cristina Mazzavillani Muti ha appena lanciato ai giovani e giovanissimi under 25. Un progetto che si coronerà con quattro giornate al Museo Classis, dal 17 al 20 giugno, nell’ambito del Ravenna Festival 2024. Non è la prima volta che la Presidente del festival ravennate rivolge tutta la sua attenzione alle giovani generazioni, e non solo con i primi laboratori di opera lirica di trent’anni fa. Già tra il 2017 e il 2019, infatti, si era messa alla ricerca delle energie creative della Romagna, aprendo le porte del Teatro Alighieri a giovanissimi del territorio dagli 8 ai 18 anni, invitati a partecipare ad audizioni senza limiti di genere o temi. Quest’anno la Chiamata alle arti, estesa a tutta l’Italia e a creativi/e fino ai 25 anni, è un più ampio “censimento” di quanto le nuove generazioni hanno da offrire (e da dire). Giovani sono d’altronde anche il violoncellista, Michele Marco Rossi, e l’oboista, Anna Leonardi, ai quali è stata affidata la direzione artistica di questa Chiamata. Li abbiamo incontrati alla presentazione del progetto con Cristina mazzavillani, ecco cosa ci hanno raccontato:

 

Attraverso cinque sezioni, la Chiamata raccoglierà opere inedite, destinando le migliori ad essere esposte o eseguite negli spazi di Classis, e offrirà l’occasione di nuovi momenti creativi nel Museo, dando così vita a un ricco programma di appuntamenti, inclusi concerti e performance. La sezione fotografia ha per tema il rapporto tra comunità umane e il Mediterraneo, crocevia di culture e religioni differenti ma anche teatro di tragedie e conflitti, mentre la categoria video raccoglierà lavori ispirati a due brani per violoncello solo, Kottos (1977) di Iannis Xenakis e Obstinate (2022) di Georges Aperghis. La sezione  poesia, rap e trap si propone di esplorare il terreno comune fra queste arti, mentre attorno al tema Invocazione, legato a Sette parole della compositrice Sofia Gubaidulina, si raccoglieranno lavori che spaziano da composizioni musicali a testi, da opere visive a qualsiasi altro linguaggio. La sezione arti visive si distingue infine per l’assenza di selezione: tutti i partecipanti sono invitati a prendere parte a Another Bach in the Wall, un momento di creazione collettiva, a cui si unirà anche il pubblico, sulle note di Johann Sebastian Bach.

Giovani artisti e artiste possono iscriversi, secondo le modalità indicate per ogni sezione, fino al 30 aprile, inviando domanda e materiali a chiamataallearti2024@ravennafestival.org . Tutte le info su www.ravennafestival.org

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