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TEATRO LUIGI RASI
La chiesa di Santa Chiara, parte di un monastero realizzato da Chiara da Polenta nel 1250 e soppresso nei primi dell’Ottocento dagli editti napoleonici, venne convertita in teatro nel 1874, quando il Comune di Ravenna cedette l’edificio all’Accademia Filodrammatica. Fu inaugurato l’8 maggio 1892 con una commedia di Alexandre Bisson, “Il deputato di Bombignac”, e un monologo scritto per l’occasione da Luigi Rasi, attore e drammaturgo di origine ravennate, a cui nel 1919 il nuovo luogo deputato agli spettacoli fu intitolato. Della chiesa antica rimangono la facciata, che oggi dà ingresso in platea, e l’abside, incastonata in un’area scenica relativamente ridotta ma unica nel suo genere.
Attivo fino al 1943 grazie all’intensa programmazione della “Società Artistica Drammatico-Musicale”, il “Rasi” ha riaperto nel dopoguerra, dopo una ristrutturazione che ne ha aumentato la capienza. Dal 1991 è sede di “Ravenna Teatro”, teatro stabile di innovazione diretto da Marcella Nonni e fondato dal “Teatro delle Albe” e dalla “Compagnia Drammatico Vegetale”, a cui il Comune di Ravenna ha affidato la gestione. Oltre a proporre spettacoli di drammaturgia contemporanea conduce da anni un progetto di “coltura teatrale” della città con i laboratori della non-scuola nei licei e negli istituti tecnici di Ravenna.