Su la testa e "RE/SISTER"!  La seconda edizione del Festival Femminista di Parma

Dal 15 al 17 settembre al Parco della Musica

05 Settembre 2023

Dibattiti, musica e spettacoli per parlare di femminismi, militanza, movimenti e voci di donne che si levano alte nella battaglia per questioni politiche e sociali fondamentali. Tutto questo, e molto di più, è RE/SISTER, il Festival Femminista a cadenza biennale organizzato a Parma dalla Casa delle Donne e dal Comune di Parma, con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Cariparma Crédit Agricole e Cooperativa Sociale Proges. La seconda edizione della kermesse è in scena al Parco della Musica (ex Eridania) di Parma dal 15 al 17 settembre, inaugurata da una parata di musica e danze delle Murga libre di Milano e Padova e, in serata, da un concerto di Cristina Donà, mentre nel Centro di Produzione Musicale Arturo Toscanini inaugureranno le mostre della street artist afgana Shamsia Hassani e dell’artista fiorentina C_SKA_ART.

A fare da fil rouge dei sette talk in programma sotto la tettoia Liberty del parco è il claim Su la testa!, che riassume le questioni centrali di quest’edizione, ovvero i temi di militanza collettiva femminista, transfemminista e i movimenti di donne che stanno facendo sentire sempre di più la loro voce nel mondo.  Durante il primo talk che pone generazioni femministe a confronto, Carlotta Cossutta ricercatrice in Filosofia Politica, Silvia Federici scrittrice e filosofa, l’attivista Luce Scheggi e Giorgia Serughetti, filosofa e ricercatrice, discuteranno per esempio su come, seppur attraverso pratiche e linguaggi nuovi, donne e altre soggettività queer oggi stiano proseguendo battaglie e rivendicazioni che arrivano da lontano. Si parlerà poi di occupazione femminile durante un talk con Deborah Lucchetti, coordinatrice della campagna internazionale Abiti Pulitiche opera per la difesa dei diritti di lavoratori e lavoratrici nell’industria della moda – e alcune rappresentanti di importanti lotte sindacali italiane come la sindacalista Eliana Como, le lavoratrici della Saga coffee Bologna e le operaie della Corneliani Mantova. Diseguaglianze di genere e degradazione ambientale sono invece i temi di un incontro su Ecofemminismo o barbarie con la ricercatrice Laura Corradi, la fotografa e attivista Fabiana Cioni, la Collettiva Matsutake e la Laboratoria ecologica Berta Caceres Roma.

I temi della guerra e della migrazione saranno trattati in due talk, uno dedicato al tema del Femminismo intersezionale che farà incontrare l’Assemblea Donne del Coordinamento Migranti di Bologna, l’Associazione Penelope di Catania, l’attivista per i diritti umani Marwa Mahmoud e la docente di antropologia dei processi migratori (Università degli studi di Milano Bicocca) Barbara Pinelli. Le conseguenze dei conflitti internazionali, le ripercussioni gravi di instabilità e indigenza sulle questioni di genere saranno affrontate invece  in un incontro con Benedetta Argentieri, giornalista e regista, Bruna Bianchi, docente di Storia delle donne e Storia del pensiero politico e sociale contemporaneo (Università Ca’ Foscari di Venezia), Cecilia Dalla Negra, giornalista e ricercatrice specializzata nella questione Palestinese e Nayera El Gamal, esperta di Kurdistan ricostruiranno i fondamenti del pacifismo femminista analizzando diversi contesti in cui le donne hanno preso parte nei confronti dei conflitti armati, dal Rojava alla Palestina, dalla Siria all’Ucraina. Si parlerà poi di Poliamore con Nicole Braida ricercatrice e scrittrice, la Collettiva Poliamorica Bologna, le podcaster Girandola autrici di Faq the Poly, e di Comunicazione oltre il patriarcato, ovvero dei canali digitali che danno voce all’attivismo ma anche dell’ampio spazio che trova la comunicazione tossica, e ad analizzare insieme rischi e opportunità di questi strumenti saranno la piattaforma Chayn Italia, il Collettivo Moleste che si occupa di parità di genere nel mondo del fumetto, Elena D’Epiro, titolare del profilo instagram @trans.fakenews e il Collettivo biellese Le parole fucsia.

Nel clima gioioso del festival, tra banchetti di artigiani, Associazioni no-profit e food trucks di cibo locale e biologico si susseguiranno tante performance dal vivo tra cui il concerto di musica balcanica di Ajde Zora, il mix di sonorità napoletane e sudamericane degli Alma’ngarrà, le Percussioni della Filarmonica Arturo Toscanini, le canzoni popolari di La Menestrella Femminista, le interpretazioni di canti anarchici e resistenti di Mara Redeghieri (storica voce degli Üstmamò), e gli allievi dell’Accademia Résonnance in una esibizione acustica. Performance urbane prenderanno vita con Aide, un gruppo di donne di tutto il mondo che avvicinerà ed entrerà in dialogo con il pubblico e i passanti.

Numerosi gli spettacoli teatrali in calendario. Odissea nel pollaio con l’attrice, clown e marionettista Irene Michailidis, Non conosciamo mai la nostra altezza delle attrici e registe Sandra Soncini e Franca Tragni, Bianca come i finocchi in insalata della Compagnia del calzino. In cartellone anche i monologhi della comica Sofia Gottardi e quello di Roberta Biagiarelli dal titolo Figlie dell’epoca, un racconto che prende spunto dal Congresso internazionale delle Donne tenutosi all’Aja nel 1915, durante la Prima Guerra mondiale.